
Credito d'imposta per ricerca e sviluppo
posted in News SF by Ufficio Stampa
Possono beneficiare di questa agevolazione le imprese di qualsiasi dimensione, localizzate su tutto il territorio nazionale.
Al credito d’imposta sono ammissibili:
- lavori sperimentali o teorici svolti con la principale finalità dell’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili;
- ricerca pianificata o analisi critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi;
- acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale, allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi e servizi, modificati o migliorati;
- produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di attività industriali o per finalità commerciali.
Le spese agevolabili sono relative a:
- personale altamente qualificato impiegato nelle attività di R&S;
- quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzo di strumenti ed attrezzature da laboratorio;
- spese relative a contratti di ricerca (con università, centri di ricerca e altre imprese);
- personale dipendente non altamente qualificato e privative industriali.
A decorrere dall’esercizio 2015 e fino all’esercizio 2020 è riconosciuto un credito d’imposta nella misura compresa tra il 25% (per quanto riguarda le quote di ammortamento delle attrezzature da laboratorio e le competenze tecniche per privative industriali) e il 50% (per quanto riguarda i costi del personale altamente qualificato e quelli relativi a contratti di ricerca) delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati negli esercizi 2012, 2013 e 2014.
La legge di stabilità 2017 ha stabilito inoltre che la misura del credito si alza al 50% per tutte le tipologie di spesa a partire dall’esercizio 2017.